Il gioco online batte quello fisico: un nuovo studio lo conferma

Da anni era stata prevista questa evenienza, ma ora è realtà. Uno studio combinato tra la CGIA di Mestre e l’associazione As.Tro conferma che il gioco online batte quello fisico. L’ammontare globale della raccolta del Gioco Lecito relativamente al canale online è stata ripartita in 11 categorie di gioco e, tranne alcune di queste che hanno rallentato dalle riaperture post-Covid, le altre affermano una continua crescita del formato online.

Nel periodo pandemico, quello tra il 2019 e il 2022, la raccolta del gioco online è cresciuta di 36,6 miliardi di euro, una cifra spaventosamente elevata. La crescita dell’intero comparto online riguarda ogni elemento della raccolta, anche se il 95% dell’incremento complessivo riguarda praticamente 3 tipologie di gioco: la raccolta è aumentata di 19,5 miliardi di per quanto riguarda le Slot online, i giochi di carte organizzati in forma diversa dal torneo sono saliti a 10,4 miliardi e i giochi a base sportiva sono incrementati per 4,4 miliardi di Euro.

Va detto che il 90% dell’intero comparto del gioco online è composto dalle 3 precedenti categorie.

Se si confrontano le variazioni della raccolta nelle serie AWP/VLT,  è possibile scorgere che a variazioni negative degli apparecchi fisici corrispondano variazioni positive in quella delle Slot online. Probabilmente a causa dell’impossibilità del gioco fisico a seguito della pandemia, è stata registrata una crescita anomala delle Slot online tra il 2020 e il 2021, soprattutto se paragonata alle medie del quadriennio precedente. Forse, i giocatori si sono abituati alla pratica di gioco online al punto da sostituire del tutto quello fisico, spiegando il motivo di un incremento di 10,6 miliardi in tale biennio.

Un altro dato importante riguarda il ritorno del giocato ai giocatori di quasi 95% nell’arco del 2023. Un numero davvero significato, il quale indica che l’effettiva spesa è pari a circa il 5% del giocato (raccolta).

Nello studio, viene ulteriormente suddiviso anche l’ammontare della spesa: il 24% circa va all’erario (equivalente, più o meno, all’1% della raccolta), mentre il 76% rappresenta la remunerazione lorda per la filiera, la quale, invece, equivale al 4% della raccolta.

Occorre tenere a mente che la remunerazione rimanente alla filiera è identificabile come il fatturato generale del settore. Con esso, di conseguenza, vanno coperti i vari costi, come quelli fissi, variabili, gli oneri finanziari e tributari o il costo del lavoro dei dipendenti. A questi, va aggiunta la tassazione diretta che è calcolata sull’utile residuo.

Incidenza del gioco lecito online

Il tasso di incidenza della spesa on line sulla spesa totale del gioco lecito è cresciuto enormemente. Prima del Covid-19, nel periodo 2012-2015 era a poco più del 4%, mentre nel 2023 ha toccato il 21,2%. L’apice, però, è proprio nel biennio del picco pandemico, dove l’incidenza della spesa online ha toccato il 24%, per motivi scontati.

In ogni caso, questo periodo di tempo ha cementato le percentuali in questione ad una soglia minima del 20%, registrando una crescita comunque clamorosa. Osservando i dati, un trend in aumento si era iniziato a verificare proprio nel 2012, con un secondo incremento nel 2015. Nel biennio 2020-2021, il gioco online ha visto quasi raddoppiare la propria raccolta rispetto al 2019 (+84,6%), con un aumento totale superiore 30 ai miliardi di euro.

Rimane il fatto che l’incidenza del gioco on line sul totale della raccolta del gioco lecito è significativamente aumentata nel complesso. Si è passati dal 33% nel 2019 al 56% nel 2023, per cui il trend è più che confermato e prevede un ulteriore incremento massiccio negli anni a venire.

Il dato più significato, comunque, rimane l’incidenza del gioco online sul totale, il quale ha raggiunto il 56% nel 2023, con la raccolta online che supera di 17 miliardi quella fisica. Riguardo al gettito affluito nelle casse dell’erario, le cose n0n cambiano. Rimanendo nella tendenza indicata dalla crescita del gioco online, tra il 2015 e il 2020 il gettito è triplicato.

Lato concessionari, l’elenco di quelli autorizzati al gioco a distanza pubblicato sul sito di ADM, aggiornato al 2024, ne comprendeva 81: 54 italiani e 27 di diversa nazionalità (la maggior parte dei quali a Malta). Bisogna citare, tuttavia, che la legislazione nazionale consente anche a società dello Spazio economico europeo di divenire concessionari ed esercitare l’attività di gioco on line sul territorio italiano. Ciò, però, è possibile solo nel caso essi siano titolari di un valido titolo abilitativo rilasciato dallo stato che ospita la loro sede legale. Per finire, i siti attraverso i quali è possibile fare gioco a distanza sono ben 428, di cui 324 in capo a concessionari italiani e 104 a quelli esteri. 

Chi sono CGIA Mestre e As.Tro

CGIA Mestre è un’associazione sindacale di artigiani e piccole imprese con sede a Mestre, la quale eroga servizi alle imprese e si fa promotrice di battaglie sindacali a sostegno del lavoro autonomo e degli imprenditori. Con gli anni ha consolidato la propria figura mediante un grande numero di studi statistici pubblicati su settori come quello economico, fiscale e giuridico.

As.Tro, invece, sta per Astrotrattenimento, società nata nel 2007 per rappresentare tutti gli operatori del gioco lecito. Dal 2020 ha esteso la rappresentanza anche agli altri segmenti del gioco legale, in particolare il mondo online e delle scommesse, fornendo rappresentanza integrata rivolta ad ogni “operatore di gioco lecito”.

Hai domande? Contattaci

Per qualsiasi dubbio puoi contattarci via mail.

Contattaci