L’ultima pausa per la UEFA Nations League ha confermato un trend decisamente positivo per l’Italia. Gli azzurri sembrano rinati dopo il pessimo europeo, al punto da sedersi momentaneamente al primo posto di un girone molto complesso, con Belgio e Francia tra gli avversari. La selezione di Spalletti pare aver trovato finalmente una valida disposizione tattica, in seguito al definitivo passaggio alla difesa a 3 dove brillano, soprattutto, i giocatori interisti, già abituati a tale modulo.
Le prestazioni complessive ispirano grande fiducia per il futuro, al punto che Italia-Francia prevista per Novembre vanta 30000 già biglietti venduti. Pertanto, il 17 Novembre alle ore 20:45, lo stadio di San Siro si preannuncia davvero focoso per quello che è l’ultimo incontro del Gruppo 2 della Lega A di Nations League.
L’Italia avrà bisogno solamente di un punto in due partite per blindare il passaggio del turno. Tuttavia, non sarà facile, dato che oltre alla Francia bisognerà affrontare anche il Belgio in trasferta, non proprio una passeggiata. In ogni caso, pure per la trasferta di Bruxelles il sostegno azzurro non mancherà, dato che si potranno contare già 5000 biglietti venduti e un settore ospiti andato completamente in sold-out.
La nazionale torna a Milano dopo un anno
Gli azzurri e la città di Milano contano un rapporto davvero profondo, non solo per avere ottenuto grandi giocatori da Inter e Milan nel corso della storia. Proprio a Milano con la Francia, il 15 maggio 1910 l’Italia disputò sul campo dell’Arena Civica la prima gara della sua storia, battendo con un netto 6-2 i Bleus. Inoltre, è sempre nella medesima città che ha testimoniato per la prima volta la maglia azzurra associata alla selezione calcistica italiana, indossata a partire dal 6 gennaio 1911 contro l’Ungheria.
La Nazionale tornerà a giocare a Milano a poco più di un anno di distanza dal successo con l’Ucraina (2-1 con doppietta di Frattesi), ottenuto in un match valido per le qualificazioni a EURO 2024.
Nella storia, l’Italia non ha giocato solo a San Siro durante gli eventi milanesi, ma bensì in 4 diversi impianti. Di fatti, si è partiti dall’Arena Civica, per poi passare al Velodromo Sempione (demolito nel 1928), il Campo Milan e, per finire, allo stadio Giuseppe Meazza in San Siro (così intitolato a partire dal 3 Marzo 1980).
Sotto il cielo della città che ospita la Madonnina, l’Italia ha vantato un record di imbattibilità clamoroso, durato quasi un secolo. A partire dalla sconfitta per 2-1 contro l’Ungheria del gennaio 1925, gli azzurri non hanno più perso fino al 2-1 rifilato dalla Spagna nell’Ottobre del 2021, per un totale di circa 96 anni di risultati utili consecutivi.
Complessivamente, quindi, il bilancio a Milano è di 39 vittorie su 61 gare disputate, con un roboante numero di 143 gol fatti e soli 57 gol subiti. A queste gare vanno aggiunti 19 pareggi, di cui 9 a reti inviolate, 3 partite terminate per 1-1, 6 terminate sul 2-2 e una terminata sul 3-3. Le sconfitte, invece, sono solamente 3 di cui ben due con l’Ungheria, una addirittura prima guerra mondiale, con l’ultima con la Spagna nel 2021 in Nations League.
Che si tratti di scaramanzia o meno, il teatro di San Siro appare come una presenza rassicurante per il prossimo big match contro i rivali della Francia.
Un recente incremento del Ranking per l’Italia
Dopo aver vissuto su posizioni altissime durante l’apice della panchina di Mancini, l’Italia stava vivendo un periodo di costante calo in termini di Ranking. Probabilmente, sono complici la clamorosa qualificazione mancata al Mondiale del 2022, così come la delusione agli ottavi ottenuta ad Euro 2024.
Le ottime prestazioni recenti, tuttavia, hanno riportato credibilità ai ragazzi guidati da Luciano Spalletti, i quali hanno scavalcato la Colombia al posto numero 9 del Ranking FIFA globale. Si prevede, quindi, una possibile risalita ai livelli antecedenti ad Euro 2024, dove si occupava stabilmente la posizione numero 8 della classifica.
In ogni caso, appare ancora molto lontana la quarta posizione ottenuta a seguito dell’Europeo vinto nel 2021, ma l’obiettivo è sicuramente quello di avvicinarsi il più possibile, soprattutto in vista del Mondiale del 2026.
Si può considerare invece scacciato l’incubo della 21esima posizione conseguita nel 2018, la più bassa posizione di tutta la storia azzurra. L’augurio è che il ritrovato equilibrio della selezione italiana possa continuare a sorprendere per guadagnare sempre più posizioni e confidenza, riportando tutto il belpaese a fare il tifo ad un mondiale che, nel migliore dei casi, sarà stato assente per 12 anni.